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L'attributo rel nofollow in HTML5. Introduzione al link builing

di :: 19 febbraio 2018
L'attributo rel nofollow in HTML5. Introduzione al link builing

L'attributo "rel"  viene utilizzato nei i tags <a>, e <link>, e serve a descrivere il tipo di relazione presente tra la risorsa attuale (la pagina in cui l'utente si trova) e quella linkata.

Utilizzato nel tag <a>, nofollow è molto imporante nella SEO, ed è utilizzato per specificare allo spider di Google, e in generale ai motori di ricerca, di non seguire il link in quanto non è una risorsa utile agli utenti.

<a href='http://www.ilsito.it' rel='nofollow'>Sito XYZ</a>

I motivi per inserire il nofollow in un link sono diversi, e tra questi:

  • Link a contenuti non affidabili
  • Link a pagamento (banner pubblicitari)
  • Link a sezioni comunque non accessibili al bot (ad esempio aree riservate).

Inserendo un rel="nofollow" in un link, Google NON seguirà nella sua indicizzazione la pagina di destinazione di quei link e NON trasferirà a quella pagina l'autorità della pagina dove è presente il link.

Spieghiamo meglio questo concetto: gli esperti della SEO (Search Engine Optimisation) sanno che ricevere link da altri siti è importante per un sito web, in quanto ne favorisce il miglioramento della sua posizione nei motori di ricerca.

Spesso si mettono in atto strategie, chiamate di "link builing", per favorire questi accessi da altri siti, come, ad esempio, la presenza, su forum tematici, di articoli che presentino un link al nostro sito.

Ma per dare autorità al nostro sito, questi link devono giungere da siti qualificati e devono essere ottenuti per "merito" e non, ad esempio, da un banner pubblicitario o per uno mero scambio link. Google infatti è sempre più abile a scoprire link artificiali e abusarne significa incorrere in un rischio di penalizzazioni.

Rimandiamo ad altri articoli per approfondire il tema del link builing.

Torniamo al "nofollow": in passato veniva utilizzato nei tag meta della pagina, nella sezione <head>, in questo modo

<meta name="robots" content="nofollow" />

Ma così facendo veniva detto ai motori di ricerca di non seguire tutti i link presenti nella pagina.

L'introduzione del nofollow come valore di rel, ha consentito di superare questo limite.

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